I benefici di una pianta come l’aloe sono ormai ben noti: utile come integratore e depurante, questa pianta è ottima anche come stimolante del sistema immunitario in quanto contiene acemannano, uno zucchero dalle proprietà antivirali, anti-infiammatorie e antitumorali.
Non solo: l’aloe è
considerato un “guaritore naturale” perché si usa anche per la
cura di ferite e ustioni, per la bellezza della pelle, dei capelli e dei denti.
È quindi comprensibile che sarebbe sempre meglio averne un vasetto in
casa.
Sebbene ne esistano
molte specie, la migliore in circolazione è senza dubbio l’aloe peglerae che, a differenza delle altre,
si differenzia non soltanto per il suo aspetto, infatti le sue foglie sono
spinose, sia nella pagina inferiore che in quella inferiore della pianta, ma
anche per la sua azione naturale depuratrice dell’aria.
Il vantaggio di tenere
in casa, in camera da letto o nella stanza dei bambini questo tipo di pianta è
quindi la possibilità di godere di un’atmosfera pura, priva di sostanze
dannose, e di respirare un’aria decisamente salubre. Se volete cimentarvi nella
coltivazione casalinga dell’aloe in vaso, basta seguire alcune semplici
indicazioni. Prima di tutto, occorre munirsi di un esemplare di aloe, un vaso,
un sottovaso, un po’ di terriccio, un po’ di sabbia e dell’acqua non calcarea.
Terriccio
La scelta del terriccio
nel quale piantare l’aloe è importante quanto il clima e il tipo di acqua da
usare per l’innaffiamento. Per questo tipo di pianta, è consigliabile usare
un terriccio umifero, privo però di materia organica non
decomposta. È possibile crearlo a casa, mescolando sabbia e terra in
un rapporto di 1 a 3, dove 1 indica le parti di sabbia e 3 le parti di
terra. In questo modo, il terriccio diventa drenante ma non permette
il formarsi di ristagni.
Clima e innaffiamento
Essendo una pianta
succulenta, l’aloe non necessita di molta acqua e può quindi sopportare lunghi
periodi di siccità: è sufficiente innaffiarla una o due volte la
settimana. Tuttavia, è importante prestare attenzione al clima a cui viene sottoposta.
Per crescere nella maniera più opportuna, l’aloe necessita di un clima
temperato, pertanto conviene lasciarla all’esterno della casa se vivete al
centro o al sud, mentre è meglio tenere la pianta all’interno, in una zona
della casa luminosa, se vivete al nord.
Tipo di acqua
Non bisogna soltanto
fare attenzione alla quantità di acqua che si usa per innaffiare la pianta di
aloe, ma anche al tipo. Il calcare può danneggiarla in maniera seria,
compromettendone la durata, pertanto è sempre meglio usare dell’acqua che
contenga una bassa concentrazione di calcare.
Potete usare l’acqua
piovana o, in alternativa, l’acqua del rubinetto lasciata riposare per qualche
giorno in bottiglia. In questo modo, il calcare si sedimenta sul fondo e
l’acqua può essere tranquillamente usata per innaffiare la pianta.
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